Dolomiti Superbike … Leonardo Paez, il tris è servito!

Il colombiano di Soudal-Lee Cougan conquista la settima vittoria stagionale, la quinta alla Dolomiti Superbike con cui realizza per il secondo anno lo storico tris con Hero e Alpentour.

Gara lunga, lunghe salite e allora se dici Südtirol Dolomiti Superbike non puoi non pensare a Leonardo Paez, del suo record di vittorie che restano lucenti nell’albo d’oro della marathon della Val Pusteria dove il campione colombiano appare per ben cinque volte.

A Villabassa il due volte campione del mondo non ha soltanto vinto e rivinto, come hanno saputo fare anche altri, ma negli ultimi due anni con i colori di Soudal-Lee Cougan International Team ha messo a segno una fantastica tripletta, vincendo in successione Hero Südtirol Dolomites, Alpentour Trophy e Südtirol Dolomiti Superbike. Un tris di vittorie che oltre ad essere una continuità del suo modo di interpretare le corse è anche un pretesto per il team per festeggiare una volta in più, quelle vittorie che saranno sempre li a ricordare che nessun’altro c’è riuscito.

Quella tra Leonardo Paez e la Dolomiti Superbike è una storia leggendaria costellata di successi, l’ultimo è stato un bel regalo per il suo 41esimo compleanno, che festeggerà domani. È stato determinante, come spesso accade alla Dolomiti Superbike, il passaggio a Prato Piazza, dove Paez ha sferrato l’attacco decisivo e ha ricavato quasi un minuto di vantaggio sugli inseguitori.

“E’ la mia quinta vittoria qui alla Dolomiti Superbike, ma sembra sempre come fosse la prima volta, sono molto contento, è stata un’emozione indescrivibile, mi sentivo molto bene e sono veramente tanto felice di questo risultato. La Dolomiti Superbike è una gara dove bisogna avere pazienza e testa, bisogna aspettare il momento giusto per andare via e oggi ho cercato di gestire bene la situazione, devi seguire le onde ma non puoi seguirle tutte, sono andati via due corridori importanti e ho dovuto chiudere il buco per poi vedere andare via un’altra fuga, ho proprio aspettato un pò ma nessuno voleva tirare. Mi sono messo in testa per qualche chilometro, ma poi ho rallentato e ho cercato di risparmiare le energie visto che la gara era ancora lunga. Prima di Dobbiaco abbiamo ridotto del tutto lo svantaggio e siamo rimasti in nove a cominciare l’ultima salita, poi quando mi sentivo pronto ho provato ad andare via e fortunatamente ci sono riuscito”, ha spiegato Paez.

Nuova Top 20 per Massimo Rosa, 16° al traguardo. Rosa sapeva di dover soffrire, ma è partito lo stesso motivato con l’obiettivo di portare a termine la gara.

”Sapevo di soffrire perchè questa gara l’ho messa in un blocco di lavoro in prospettiva del Campionato Italiano Marathon. Le sensazioni non erano male, mi spiace avere calato sull’ultima salita a causa dei miei problemi al nervo sciatico, non sono riuscito a rimanere con Porro e lui alla fine ha centrato la Top 10. Sono calato un po’, non sono al 100%, so che questo problema è lungo da curare, ma almeno riesco a correre e fare anche delle buone prestazioni”

Non è stato davvero male anche per Stefano Valdrighi e Daniele Mensi, 23° e 24°. Fino alla terza salita del Croda Rossa, dove si è accesa la gara, Valdrighi era nel gruppo di testa, poi è rimasto nella Top 20 fino a Carbonin e ha lasciato qualche posizione nella lunga ascesa a Prato Piazza, molto meglio rispetto alle ultime uscite.

Segnali incoraggianti per il ritorno ad alti livelli di Daniele Mensi, la sensazione all’arrivo è stata mista, c’è stata un po’ di delusione perché questo non era il risultato atteso, ma è comunque riuscito a mettere in campo grandi cose.

”Rispetto a come pedalavo all’Alpentour, molto, molto meglio, anche in discesa è stata un’altro film. Perdevo qualcosa in quelle più lunghe e dovevo poi rientrare, fallo una volta, fallo due e in una corsa così lunga ti spegni e così è stato. Sono arrivato all’inizio dell’ultima salita decimo, ma poi mi sono mancate le forze e ho dovuto arrendermi, avevo i crampi alle mani, alle braccia e un forte affaticamento lombare a causa della posizione non proprio corretta in sella per ridurre un pò il fastidio della mano. Ora mancano tre settimane all’italiano, voglio rimanere concentrato e fiducioso perchè sto notando miglioramenti giorno dopo giorno, considerando che ho tolto il tutore solo mercoledì posso ritenermi anche parzialmente contento del 24° posto”

Credits photo Aurora Bandinelli – Soudal-Lee Cougan