Leonardo Paez vince il suo terzo Alpentour Trophy

Soudal-Lee Cougan pigliatutto, il colombiano chiude un’edizione memorabile per il team toscano che ha fatto l’en-plein in tutte le quattro tappe. Longo, Rosa e Medvedev nella top ten.

Leonardo Paez è il grande vincitore della 23ª edizione dell’Alpentour Trophy, il colombiano ha siglato il terzo trionfo nella più grande corsa a tappe di mountain bike dell’Austria, con tre vittorie in quattro giorni, le stesse del 2019 quando l’aveva vinto per la seconda volta.
Leonardo Paez è stato ancora una volta imbattibile nella cronometro dalla stazione a valle della funiva Schafalm, impiegando 45′ e 41 secondi per scalare i 13 Km della tappa conclusiva dell’Alpentour Trophy, segnando il miglior tempo. Un’impresa in una gara in cui ha manifestato la sua superiorità sin dal primo giorno: tre vittorie di tappa nella prima, seconda e quarta tappa, hanno concluso la settimana perfetta per il due volte Campione del Mondo marathon.

“Si può dire che abbiamo finito alla grande, ci tenevo a fare bene anche la time trial, la forma per questa gara era perfetta e festeggio la mia terza vittoria. Sono molto contento della mia terza vittoria di questa gara a tappe, soprattutto perché sono passati tre anni da quando ho vinto qui. Abbiamo lavorato molto bene come squadra, questo risultato è tutto per loro, ringrazio gli sponsor per tutto il supporto che rende possibili i nostri successi”, ha detto il recente vincitore Alpentour.

Leonardo Paez che è stato impeccabile, all’Alpentour Trophy ha collezionato la settima vittoria dall’inizio dell’anno, ma a brillare con lui sulle montagne della Stiria, è stato Soudal-Lee Cougan International Team. Quattro vittorie di tappa, dieci piazzamenti nei dieci, squadra tosta che si è fatta ammirare per continuità e forza, come sottolinea il manager Stefano Gonzi.

“Nel complesso, è stata una settimana molto buona per la squadra. Possiamo essere orgogliosi di noi stessi, del modo in cui abbiamo corso, abbiamo vinto tutte le quattro tappe e dominato la classifica King of Mountain con Leonardo Paez e Daniele Mensi, primo e terzo, concluso con Tony Longo, Massimo Rosa e Aleksei Medvedev nella top ten, è un peccato che non ci sia il quinto giorno …”

Il quarto posto di giornata non è bastato a Tony Longo per agguantare il podio nella generale. Tony ha fatto una buona cronometro, ha ridotto a 1′ 39″ il gap di quasi 3′ che aveva alla partenza dal belga Frans Claes che erano davvero tanti, e ha concluso quarto la generale abbastanza soddisfatto di questi quattro giorni. L’obiettivo era il podio e ci è mancato poco, peccato per i problemi fisici nel finale della prima tappa senza cui avrebbe potuto avere la grande occasione di giocarsi il sesto, su sei partecipazioni con tre vittorie finali nel 2015, 2016, 2018 e il secondo posto nel 2009 e 2014.

Al suo esordio nell’Alpentour Massimo Rosa ha fatto il botto, se vogliamo proprio trovare il pelo nell’uovo, gli è mancato l’en plein di top ten, ma ha archiviato la quattro giorni austriaca con il quinto posto finale alle spalle di Tony Longo, contento della condizione e del risultato.

Nona posizione finale per Aleksei Medvedev. Tolta la prima giornata, dove ha chiuso al quarto posto, il russo porta a casa una buon risultato finale, ma qui era venuto con ben altri obiettivi e nei difficili ultimi giorni non si è proprio divertito a salire in bici e ha lasciato l’Austria con una leggera delusione.

Ha fatto il massimo che poteva Stefano Valdrighi che non era in formissima e ha chiuso la sua fatica in 21ª posizione nella generale.

Avrebbe potuto avere la grande occasione Daniele Mensi di giocarsi un podio finale, ma ha raccolto alla fine un modesto 33° posto, con la consolazione di essere riuscito a vincere almeno una tappa e di aver disputato un’ottima crono dopo le prime due giornate pessime.

“Una vittoria di livello mi ci voleva. Sono deluso invece per la generale perchè il primo giorno ho perso veramente tantissimo tempo e il secondo ho faticato tantissimo, ma sono anche consapevole che nelle gare di mountain bike un guasto meccanico o la giornata storta ci possono essere. Penso comunque che con la vittoria di tappa di ieri e la buona crono di oggi, abbia salvato le prime due giornate di m…”

Fotografia © Marketa Navratilova / Regina Stanger