Aleksei Medvedev attiva la modalità climber nella Mythos Primiero

Il campione russo impressiona sulle salite della Mythos Primiero Dolomiti e fa il bis. Tony Longo ad un soffio dal podio nella gara di casa. Leonardo Paez vince per la seconda volta consecutiva la Red Bull Dolomitenmann.

Autore di buone prestazioni nel primo week end di settembre, Soudal-Lee Cougan International Team ha visto i propri sforzi premiati per ben due volte anche in questo fine settimana. Per il secondo anno consecutivo, Aleksei Medvedev ha anticipato tutti all’arrivo della Mythos Primiero Dolomiti grazie ad una lunga fuga iniziata fin dalle prime battute. Sabato Leonardo Paez ha ottenuto la piazza d’onore nella frazione di mountain bike della Red Bull Dolomitenmann, la staffetta più dura al mondo.

La seconda Mythos Primiero Dolomiti ha avuto lo stesso vincitore del 2021, Aleksei Medvedev, che sugli 84 km della marathon trentina ha concretizzato il suo alto livello mostrato a fasi alternate in questa stagione, alzando sul traguardo di Fiera di Primiero per la nona volta le braccia al cielo con una vittoria reale. Più di 3.400 metri di dislivello dovevano essere superati questa domenica dai corridori al cospetto delle pale di San Martino, ma le vere difficoltà a tutti le ha create il campione russo.

In fuga subito dopo il via ha attivato la modalità climber per creare un grosso gap che nessuno degli rivali è riuscito a colmare. Una grande performance con una vittoria superba per Aleksei Medvedev che aveva pianificato e sognato questo arrivo.

Fotografia © Newspower.it

“Ho fatto la differenza alla prima salita, è stata una giornata perfetta, oggi avevo una gamba super! Partiti a fuoco, dopo 2 chilometri siamo rimasti io Mensi, Siffredi e Ragnoli, ma prima di entrare in un tratto da fare a piedi ho accelerato e ho staccato tutti. Dopo 25 Km avevo 4 minuti di vantaggio che ho cercato di mantenere sempre come margine di sicurezza, non mi sono mai voltato a controllare i rivali e sono riuscito a gestire bene tutta la gara, con lo sguardo sempre sui dati di potenza del mio Bryton Rider 750. Ho finito il lavoro sull’ultima salita per fare l’ultima discesa, la più brutta, più tranquillo e sono arrivato al traguardo da solo con 2 minuti e mezzo di vantaggio. La gara è molto bella, internazionale e diventerà Campionato del Mondo, quindi sono molto felice e soddisfatto di aver bissato il successo dello scorso anno. Ringrazio la squadra e il nostro meccanico Stefano Brusco che anche oggi mi ha dato un mezzo perfetto”

Tony Longo ai piedi del podio. Lo scorso anno la gara di casa era stata un boccone amaro, la squalifica per un banale errore di percorso pesava ancora al campione trentino che quest’anno si è presentato nel giorno dl suo 38esimo compleanno al via con una grande motivazione per salire su un podio che poteva rappresentare un’altra grande soddisfazione di una lunga carriera. Tony, da campione quale è, ha cercato di cogliere questa ultima opportunità tenendo tutti con il fiato sospeso fino la linea del traguardo.

“Sono soddisfatto della mia prestazione, un pò meno del risultato perchè ci tenevo, in casa, il giorno del mio compleanno, in una delle mie ultime gare a fare il podio, purtroppo ci è mancato proprio poco. Oggi Aleksei era di un’altra categoria, è andato via subito e ha fatto gara a se, dietro siamo rimasti in tre sull’ultima salita, io Siffredi e Samparisi e ce la siamo giocata, purtroppo a metà sono stato vittima dei crampi quando ha attaccato Siffredi e ho dovuto mollare un pò. In cima ero riuscito a staccare Samparisi di una trentina di secondi, ma purtroppo poi mi ha ripreso proprio nell’ultimo chilometro nel finale in pianura e poi in volata, una situazione che non è il mio forte, mi ha battuto. Grazie a tutti per il tifo lungo il percorso e anche per l’incitamento questa mattina alla partenza, è stata un’emozione bellissima”

Top 10 per Massimo Rosa che dopo le ultime due sofferte gare è riuscito a centrare l’ottavo posto e ritrovare un buon equilibrio con cui può guardare avanti con più entusiasmo ai prossimi appuntamenti. 20° posto per Stefano Valdrighi e prova sfortunata per Daniele Mensi che dopo 45 Km, quando si trovava nel gruppo alle spalle di Medvedev ha sbagliato una traiettoria in discesa e ha tagliato il copertone.

Per la quinta volta consecutiva il Team Kolland Topsport Professional ha vinto il prestigioso titolo della competizione a squadre più dura del mondo, la Red Bull Dolomitenmann. Patrick Kipngeno (corsa in montagna), Chrigel Maurer (parapendio) e Lukas Kubrican (kajak) sono stati imbattibili nelle loro discipline mentre Leonardo Paez ha concluso nella mountain bike (19 Km con 1.600 metri di dislivello) al secondo posto alle spalle del Campione del Mondo Marathon, il tedesco Andreas Seewald. Kolland Topsport Professional ha vinto in un tempo totale di 4 ore 06′ 08″ davanti al Team Elk, ottenendo la vittoria assoluta per la quinta volta consecutiva davanti a circa 20.000 spettatori.