Soudal-Lee Cougan ha iniziato la prima grande classica della stagione con risultati contrastanti, ma promettenti. Se la vittoria è sfuggita, il team può comunque sorridere per il secondo posto di Adelheid Morath e per la solida prestazione di Alessio Agostinelli, appena fuori dalla Top 10 maschile.
Dopo la magnifica vittoria alla Vuelta Ibiza MTB, Soudal-Lee Cougan International Team riponeva tante speranze nella prima grande gara di un giorno della stagione, la Bike Marathon di Riva del Garda. Ci sono state due occasioni in cui il team è riuscito a salire sul gradino più alto del podio di questa gara, ed era esattamente ciò che aveva programmato di fare anche questa volta.
Ronda Extrema Men
Il miglior risultato maschile del team sul leggendario tracciato Ronda Extrema di 82,77 km con 3.434 metri di dislivello è stato il 12. posto di Alessio Agostinelli, che al suo debutto in una “vera” marathon ha saputo interpretare al meglio la distanza, mantenere un ritmo costante nonostante una rovinosa caduta nella parte finale.
“È stata sicuramente tosta, la prima vera marathon degna di nome che affrontavo in vita mia” – racconta Agostinelli – “Ho sempre fatto gara nel gruppetto dei 10/15 migliori e, verso tre quarti gara, ero nella top ten. Purtroppo una caduta nella parte finale mo ha fatto perdere qualche posizione, ma sono ripartito mantenendo la concentrazione e, stringendo i denti ho chiuso dodicesimo, un risultato che mi soddisfa pienamente”.

Morath: cuore e determinazione per il podio
La Ronda Extreme Women ha visto brillare Adelheid Morath con una prestazione di grande carattere. Adelheid ha condotto la gara in solitaria per oltre 4 ore, dimostrando eccellente condizione fisica. Solo una caduta nell’ultima discesa – che le ha procurato una slogatura e un lieve trauma alla testa – le ha impedito di conquistare la vittoria, consentendole comunque di tagliare il traguardo in seconda posizione.
“È stata un’esperienza inaspettatamente positiva” – ha commentato Morath – “Venivo da un buon periodo di allenamento a Ibiza e sono riuscita a mantenere un ritmo costante con un buon vantaggio fino all’ultima discesa. All’ultima feed zone avevo ancora due minuti di vantaggio, ma poi la caduta ha complicato tutto. Nonostante abbia battuto la testa e subito una slogatura, sono riuscita a raggiungere il traguardo. Sono molto soddisfatta della mia forma fisica e, soprattutto, sollevata che l’incidente non abbia avuto conseguenze gravi.”

Giornata sfortunata per gli altri atleti
Leonardo Paez, tra i favoriti della vigilia, ha visto sfumare le proprie ambizioni a causa di una serie di sfortunati episodi. Dopo un avvio promettente nel gruppo di testa, un errore di percorso seguito da una rovinosa foratura ha posto fine alle sue speranze.
“Avevo ottime sensazioni e fin dall’inizio siamo andati via in quattro” – ha spiegato Paez – “Purtroppo a metà discesa abbiamo sbagliato direzione, eravamo in sette quando siamo tornati sul tracciato, ma avevo perso morale e ritmo. Dopo l’errore di percorso accusavo già un ritardo di due minuti e mezzo, ma quando ero risalito a soli 25 secondi dai primi, ho forato, rompendo il cerchio e perdendo la gomma. Così è finita la mia gara.”
Giornata complicata anche per Dario Cherchi, limitato da un malessere e da un improvviso blocco alla schiena durante la notte.
“Sapevo che sarebbe stata difficile” – ha spiegato – “In settimana non sono stato bene, in più nella notte ho dormito poco, dovendo ricorrere a un antidolorifico. Ho corso con calma, gestendo il dolore, ma ora guardo già a Capoliveri”.
Discreta sfortuna anche per Sandra Mairhofer, costretta al ritiro dopo un errore di percorso: “Alla prima salita mi sentivo bene, poi ho sbagliato strada e ho dovuto abbandonare”.
Prossimo appuntamento Isola d’Elba
Soudal-Lee Cougan torna dunque da Riva del Garda con la soddisfazione di un podio femminile e con la consapevolezza che, nonostante le difficoltà incontrate, la squadra è pronta a cercare altre opportunità tra sette giorni all’isola d’Elba nella prova di apertura della Hero UCI World Cup Marathon.
Photo Credits – Ivan Corridori – Soudal-Lee Cougan